A nome di tutta l’Associazione Internazionale Trevisani nel Mondo porgo a Voi ed alle Vostre famiglie i più sinceri auguri per un sereno Natale e un felice Anno Nuovo. Guido Campagnolo Presidente AITM
PRESIDENT’S REPORT: AITM Sezione di Brisbane inc.
AGM Sunday 14th June 2015.
Welcome to all members and guests of the Associazione Internazionale Trevisani nel Mondo Sezione di Brisbane inc.
Thank you for coming to our Annual General Meeting and our Pizza Day event.
Our long-standing Association has come a long way since 1982. I have had great pleasure holding the position of President since our last AGM 9 months ago on 14th September 2014. Together with a great team that makes up our committee, we are having a successful year so far.
I would like to summarise our major achievements, accomplishments and news that we have had since the last AGM.
Firstly, we have established a wonderful new website for our Sezione. I urge you all to have a look at it. Not only does it include a photo gallery of some of the events we have participated in, we have a whole page dedicated to the History of the Association – both the sede in Treviso, and our Sezione here in Brisbane. The website aims to propagate the purpose of our association. We aim to operate in favour of the Province of Trevisani, and Venetians region. Their descendants residing in Brisbane and surrounds, and we extend an invitation to all Veneti & Italiani to join us. We acknowledge the great contribution made by our emigrants to the economic and cultural development within our communities.
From prior of the last AGM meeting where our numbers were depleted. I am proud to announce that our members have doubled. Most of these reside in Brisbane, with a handful in our neighbouring towns of Stanthorpe, Corakai, Gold Coast and even as far as Ingham.
It is my personal aim to restore our association as per the earlier years and to invite everyone to join. It is my committee’s desire to live by our association’s motto, Prosequiamo La Nostra Cultura Trevigiana, All United in Harmony.
We have had a few successful events this year, although it has been very short only 8 months for us to organise and settle in.
Starting from out Christmas Party at Dell’Ugo Ristorante, which was well attended by member and family,.
In March, we attended the Multicultural Tastes of the World Festival at Keong Park, Stafford. We held an Italian sweets stall, which was very successful and well attended.
In April, a group of us attended New Italy for their Carnevale Italiano. This annual event honours more than 130 years of Italian heritage on the NSW Northern Rivers. Several families travelled down from Brisbane, Caloundra, Gold Coast & Coraki, to celebrate with the local Northern Rivers residents. We also met a busload of Italians who came all the way from Sydney, reuniting friends who hadn’t seen each other in many years and Domenico the bus driver from Broadway Travel Melbourne who our group had in Myrtleford for the Convengo in 2005.
The day was filled with food and wine. Entertainers included opera and musical performer Simone Nicole, Gold Coast’s Fortunato Isgro and Sydney’s Tony Pantanó, who kept the guests dancing and singing along.
It was a fun day for all the family, filled with the traditional food, songs, good company and atmosphere of the Italian Festivals that we all grew going to and loved.
Next financial year we are planning on having a few more events.
Including:
• Carte day
• Bocce Day
• BBQ Day
• Typical Italian Sagra with Italian food such as:
- o Baccala
- o Cotechino (Mosetto)
- o Costa
- o Polenta e osei
- o Trippe and a lot of other typical foods
• Our traditional trip to Marion Valley for San Pio X celebration on the 29th August.
• Italian Week and Italian Film Festival.
Finally I would like to thank my committee members for their great help and commitment to the association, a special thank you, to Sonia for her superb work as a Secretary and Treasurer, her help has made my job easier.
Thank you everyone for coming to this AGM and Pizza Day event.
Enjoy the day!
Yours Sincerely,
Cav. Gilberto Maggiolo
Il Presidente dell’Associazione Internazionale Trevisani nel Mondo Sezione di Brisbane Inc. on behalf of all the committee.
Trevisani Nel Mondo Ottobre 2014
La Marca Gioiosa
con alcuni dei suoi Comuni e la loro storia
di Artemio Botteon
Treviso (capoluogo)
Si fa risalire la nascita, i più remoti insediamenti di Treviso al periodo eneolitico cioè al tempo della transizione tra l’età della pietra e quella del bronzo verso il secolo XVI a.c. Questo insediamento sorto nel cuore della pianura veneta alla confluenza del fiume Sile e del Botteniga diventò ben presto centro commerciale però solo con l’avvento dei Romani ricevette un’impronta urbanistica ancora oggi riconoscibile. Come municipio romano fu iscritto alla Tribù Claudia col nome di Tarvisium. Accrebbe la sua importanza sotto i Goti e i Longobardi che ne fecero un Ducato ed in epoca Carolingia (di Carlo Magno) divenne capitale della Marca che dalla città prese il suo nome.
Il secolo XII segnò il periodo più fulgido per la città di Treviso la quale ospitò maestri d’arte famosi e trovatori; ebbe monumenti e chiese. Caduta sotto la tirrania degli Azzelini nel 1237 riconquistò la sua libertà nel 1283 con i Da Camino. Dopo un decennio sotto i Scaligeri 1328 – 1339 passò a Venezia alla quale rimase sempre fedele ad eccezione di piccoli intervalli fino al 1797 che passò all’Austria col trattato di Campoformido. Nel 1848 propugnò (combatté per) l’unione del Veneto al Piemonte ma ricadde sotto il dominio Austriaco fino al 1866 quando fu annessa al Regno d’Italia.
Soffrì rovinose incursioni aeree durante la prima Guerra Mondiale. Anche durante il secondo Conflitto Mondiale la città di Treviso fu sottoposta a violenti bombardamenti aerei subendo gravi danni al patrimonio artistico e sensibili perdite alla popolazione. È stata completamente e fedelmente ricostruita. Treviso dista 30 km da Venezia, a 15 m. sul livello del mare ed ha una superfice di 55 km² tutta pianeggiante. Il comune di Treviso contava, negli anni 1970, oltre 90 000 ab.ora è scesa a circa 84000 per la decentrazione della popolazione nei comuni limitrofi. Industria, commercio sono le caratteristiche della Treviso odierna. Sia pure come profilo tanto ancora si potrebbe dire di questa città ma basti sapere che essa è il cuore pulsante di tutta la sua amata Provincia.
Asolo
Asolo comune veneto nella provincia di Treviso con una popolazione tra i 6000 e 7000 mila ab. a 207 m. sul livello del mare, posizionato a 33 km. N.O. di Treviso. Attualmente è un importante centro turistico. I primi insediamenti umani sembrano risalire all’era paleolitica o della pietra circa 100 000 anni fa! Asolo si rese nota nell’epoca Romana col nome di Acelum (dall’illirico akelos: acuto, a punta. Illiria era nell’antico chiamata tutta quella striscia di terra Balcana dall’Istria alla Grecia). Si dice nella storia che i veneti oltre ad essere un miscuglio con le popolazioni Celtiche calate dal nord siano una popolazione di predominanza illirica. Nel 1337 Asolo si diede spontaneamente a Venezia. Nel 1489 poi, fu data, da Venezia, a Caterina Cornaro regina di Cipro in cambio dell’isola di Cipro a Venezia. Caterina Cornaro durante i vent’anni di regno ad Asolo favorì il soggiorno, in quella signoria, di insigni letterati e artisti che portarono grande lustro ad Asolo. In tempi recenti altri seguirono le loro orme e fecero di Asolo la loro dimora come il poeta inglese Robert Browing seguito poi da altri poeti ed artisti inglesi. Questi grandi della letteratura la scelsero come terra, dimora di riposo e d’ispirazione.
Asolo fu anche il paese dell’attrice Eleonora Duse. Le sue spoglie riposano, ora, nel cimitero di Sant’Anna. Attualmente per la sua posizione geografica, per l’importanza storica delle sue costruzioni e monumenti, per le illustri personalità che attraverso essa sono passate ispirandosi alla visione di un paesaggio di lussureggiante eleganza e dolcezza Asolo è diventata un fiorente centro turistico che offre continuamente al visitatore sorprese sempre nuove.
Montebelluna
Comune trevigiano a 21 km. N.O. di Treviso con circa 19000 ab. posto 109 m. sul livello del mare. Fiorente è l’agricultura, l’industria delle calzature, dei tessili e del legno. Sita sull’estrema punta occidentale del Montello, la cittadina di Montebellana fu completamente distrutta durante la prima Guerra Mondiale ma conserva ancora la chiesa del 1611 ed il campanile del 1792. La sua storia risale al periodo paleoveneto cioè all’inizio della storia veneta (Paleo dal greco: palaiós = antico), era, questa, determinata dal ritrovamento di alcune necropoli (dal greco: Neckros = morto, polis = città) con importanti iscrizioni.
Possagno
Comune in provincia di Treviso a circa 42 km. N.O. del capoluogo ed a 276 m. sul livello del mare con circa 2000 ab. sulle pendici sud orientali del
Monte Grappa. Possagno crebbe la sua importanza perché diede i natali ad Antonio Canova (1757 – 1822) qui ricordato dal tempio Canoviano (1819 – 1830) quindi finito di costruire dopo la sua morte, da lui stesso progettato sul modello del Pantheon. Il tempio posto su di una collinetta che domina gradevolmente il panorama circostante. Dentro questo magnifico tempio sono state riposte, a perenne riposo, le spoglie mortali di questo grande artista. In Possagno oltre a visitare il tempio, la casa natale di A. Canova si può ammirare, osservare la gipsoteca (dal greco: gýpsos = gesso e théké = ripostiglio) contenente molti modelli e bozzetti usati dallo scultore.
Valdobbiadene
Altro comune trevigiano sito a 35 km. N.O. di Treviso, a 253m. sul livello del mare, sui fianchi meridionali delle prealpi Bellunesi. Conta una
popolazione di circa 10800 ab. Questo comune, ai confini del trevigiano, è un centro industriale (tessili e delle confezioni) e commerciale. D’importanza mondiale è la produzione dei vini spumanti dei quali si tiene la mostra a settembre di ogni anno nella villa dei Cedri. La sua storia si fa risalire ai tempi dei Romani da ritrovamenti che farebbero fede come monete e urne cinerarie. Valdobbiadene diede pure i natali a Venanzio Fortunato (530 – 606) che fu vescovo di Poibiers, importante città francese, e fu anche uno dei grandi scrittori della Chiesa. Attraverso una suggestiva strada panoramica si può salire da Valdobbiadene al monte Pianezze, m. 1095 sul livello del mare, dal quale si può meravigliosamente dominare la cittadina sottostante ed un bel tratto del fiume Piave.
Vittorio Veneto
Situata ai piedi delle Prealpi risulta dall’unione delle due località di Ceneda e Serravalle che assunsero nel 1866 il nome di Vittorio in onore del Re Vittorio Emanuele II completato poi nel 1923 nell’attuale nome di VittorioVeneto. Vittorio Veneto è attiva nel settore tessile, metalmeccanico,
alimentare e materiali per costruzione. A Fadalto e a Nove sorgono importanti impianti idroelettrici che sono parte del sistema idrico di Pieve-Lago e Santa Croce. Questa amena cittadina dista 41 km. dal capoluogo Treviso, ad una quota oscillante tra i 126 m. e 161m. sul livello del mare; la sua popolazione è di circa 28 000 ab.. La storia di Vittorio Veneto, conosciuto come Ceneda e Serravalle, è di origine pre-romana ma con i Romani e poi con i Longobardi, queste due località sorsero con forza assestandosi attraverso tutto il Medio Evo. Resistettero a Treviso ma alla fine aderirono alla Repubblica Veneta durante gli anni 1300 – 1400. Oltre tutto Ceneda fu sempre sede vescovile rimanendo sotto la giurisdizione ecclesiastica fino al 1768. A VittorioVeneto vanno ricordati la Pieve di Sant’Andrea di Bigonzo romanico – gotico ed il Santuario di Santa Augusta e molte altre attrazioni archeologiche, di pittura e scultura nonché i ridenti dintorni: Altopiano del Cansiglio, i laghetti Alpini di Revine, ecc. Il nome di Vittorio Veneto è legato alla famosa battaglia che segnò la disfatta e la resa incondizionata dell’esercito Austro- Ungarico con la firma dell’armistizio a Villa Giusti il 3 Novembre 1918 che concluse la prima Guerra Modiale. Anche durante il secondo Conflitto Modiale, VittorioVeneto con la sua gente, è stato protagonista onorato durante la lotta partigiana tanto da essere insignito di medaglia d’oro al Valor Militare.
Conegliano
Cittadina a 28 km. N. – N.E. di Treviso, non tanto lontana dalle Prealpi Bellunesi, con una popolazione di circa 23 000 ab. ed a 75 m. sul livello del mare. Conegliano è un importante centro specializzato in enologia dove particolarmente vengono prodotti vini pregiati (Prosecco, Spumanti, Verdiso ecc.). Oltre ad essere sede d’importanti industrie enologiche è pure sede di un importante Istituto Tecnico Agrario per lo studio della viticultura e enologia fondato fino dal 1877 da A. Carpené che rimane ancora, come casa, il maggior specialista dei prodotti del vino. Conegliano è pure un grosso centro industriale per la costruzione di macchine enologiche, elettrodomestici, mobili ecc. L’origine di Conegliano sembra risalire all’alto Medio Evo tra l’VIII e il IX secolo per ragioni di difesa. Agli inizii fu riconosciuta, come primo nucleo di Conegliano, la zona del Castello per la sua posizione dominante quindi atta ad essere fortificata per fare fronte alle scorrerie barbare che venivano dall’Est, soprattutto gli Ungari. Spesso in lotta con la rivale Treviso dovette accettare il suo dominio verso la metà del XII secolo. Dopo un periodo di tregua subì tutte le tormentate vicissitudini dell’intera Marca finché nel 1389 passò alla Serenissima dove rimase fedele fino al 1797. Con l’avvento di Napoleone B. Conegliano seguì le sorti degli altri paesi Trevigiani fino al 1866 quando fu annessa, assieme a Treviso, al Regno d’Italia.
Oderzo
Piccolo comune del Trevigiano con circa 12 000 ab. a 27 km.
N.E. del capoluogo Treviso ed a 13 m. sul livello del mare, Oderzo è un centro agricolo e commerciale con una buona produzione vinicola. Parti della struttura della cattedrale risalgono al X secolo d.c. ma nel suo museo sono raccolti molti ritrovamenti dell’Epoca Romana.Fu chiamata dai Romani “Opitergium”. Distrutta da Pompeo nel 49 a. c. e ricostruita più tardi da Cesare, diventò un importante centro commerciale. Subì, dopo l’era Romana, distruzioni e saccheggi da parte di incursioni barbariche provenienti dall’Est tanto che il Vescovo dovette rifugiarsi ad Eraclea nella Laguna Veneta. Contesa poi tra le diocesi di Ceneda, del Friuli e di Treviso venne annessa a Treviso da Ezzelino Da Romano. In seguito anche Oderzo seguì i destini della Repubblica Veneta. Durante la prima Guerra Mondiale, essendo la sede del Quartier Generale Austriaco, subì gravi
danni. Oggi, completamente ricostruita, è un fiorente comune e meta di un turismo interessato e sempre più crescente.
Mogliano Veneto
Sita a 12km. a Sud di Treviso lungo il Terraglio, strada di collegamento con Mestre, a 8 m. sul livello del mare, conta una popolazione di 17 500 ab. Sorta probabilmente ai tempi dei Romani come stazione militare, assunse caratteristiche storiche con la fondazione del Monastero ad opera del Vescovo di Treviso Rozone (997). Più tardi poi, fece eco la concessione del Monastero assieme a tutto il Moglianese, fatta dal Vescovo Rozone,all’Abate Benedettino Vitale per costruirvi una Parrocchia con l’intento, soprattutto, di bonificare le zone palludose. Così fu! Durante gli ultimi anni del primo millenio fu soggetta a quasi totale distruzione a causa delle scorrerie degli Ungari che metterono a dura prova tutta l’Italia settentrionale. Con il passaggio sotto il dominio della Serenissima, Mogliano e dintorni diventarono un luogo di soggiorno dell’aristocrazia Veneziana ed anche Trevigiana. Di questo soggiorno, sono testimonianze le numerose ville patrizie costruite tra il XVII e XIX secolo. Nel territorio di Mogliano Veneto è ben attiva la frutticultura ma sono anche ben stabiliti stabilimenti tessili.
Castelfranco Veneto
Ridente cittadina ad Ovest di Treviso di cui dista 26.5 km., conta una popolazione di 21 000 ab. Ha industrie metalmeccaniche, calzaturiere, chimiche, farmaceutiche e per la costruzione di materiale elettrico. La sua storia è alquanto recente essendo fondata nel 1199 da Treviso come fortificazione per arginare le mire espansionistiche dei adovani.
Rimase prevalentemente sotto l’orbita dei Da Romano e poi seguì le sorti della politica Trevigiana finché passo, come tutto il trevigiano ed il Veneto, a Venezia. La parte più antica della cittadina rimane rinchiusa all’interno del perimetro murario e del fossato. Degno di menzione è il Duomo, in piazza San Liberale, costruito nell’XVIII secolo da Francesco Maria Preti. Castelfranco Veneto viene anche ricordata per aver dato i natali ed essere la vera patria del grande Giorgione, pittore, al quale fu assegnata una parte fondamentale nel rinnovamento della pittura Veneziana alle soglie del 1500. Il Giorgione nato a Castelfranco Veneto nel 1477 da una famiglia di nome Barbarelli, sembra, morì a Venezia, di peste, durante l’anno 1510 a soli 33 anni. La Provincia di Treviso Partendo da Nord Ovest di Treviso con Asolo, abbiamo fatto il giro della provincia ritornando ad Ovest di Treviso con Castelfranco Veneto,dopo aver fatto una sintetica descrizione di alcuni dei 95 comuni trevigiani senza togliere, per altro, alcun privileggio agli altri 87. Prima di concludere,allo stesso modo, vogliamo pure fare una sintesi di tutta la provincia di Treviso. La provincia trevigiana ha una superfice di 2477 km² con una popolazione, all’aggiornamento del 1989, di 738 905 ab. ed una densità di 298 persone per km². Il territorio Trevigiano è per due terzi pianeggiante e l’altro terzo collinoso con notevole produzione vinicola pregiata. Il margine settentrionale raggiunge quote tra i 1500 – 1750 m. sul livello del mare. Vedi: Monte Grappa,Prealpi Bellunesi e Altopiano del Cansiglio. L’economia Trevigiana da carattere agricolo di un tempo si è sviluppata attualmente nei tre settori: Industriale, commerciale e agricolo. Ricordiamo a riguardo i settori: Metalmeccanico, Chimico,
Farmaceutico, Tessile, dell’Abbigliamento, Alimentare, del Mobile e del Legno, dell’Edilizia dove si sono sviluppati l’industria del cemento e dei mattoni, delle Ceramiche; l’Industria cartaria ed affini, ecc. Curata è l’industria della produzione dei vini con una enologia molto avanzata. Qui ricordiamo con piacere gl’intenerari, attraverso i vignetti della Marca Gioiosa, nominati: Strada del Vino Bianco e strada del Vino Rosso! Da notare che lo sviluppo é avvenuto omogeneamente su tutto il territorio di questa amena provincia Trevigiana che tra l’altro è anche ricca di storia, di cultura, di amore per l’arte e di tutte le cose belle. Concludiamo con una nota curiosa che farà senz’altro piacere: Perché questa terra trevigiana si chiama, è stata soprannominata “Marca Gioiosa”? Quando nel secolo X, Treviso che era unita militarmente al Marchesato del Friuli, questi essendo molto vulnerabile alle scorrerie barbariche fu staccato dal Regno d’Italia, la Contea di Treviso, cioè tutta la provincia, divenne regione di confine assumendo la funzione di Marca cioè di punto che divide o che segna la fine di qualchecosa, in questo caso: confine di stato. Titolo che
portò poi sempre nel linguaggio corrente. Il completo appellativo di Marca Gioiosa le venne attribuito durante i convegni culturali che si tennero a Treviso tra il 1300 ed il 1400 per aver, Treviso ed i suoi abitanti, dimostrato ai convenuti spontanea e familiare ospitalità, cortesia e cordialità tanto, per queste doti di ospitalità, da essere poi nominati, da questi illustri convenuti della cultura, in un poema epico cavalleresco “l’Entree d’Espagne” da meritarsi per sempre, tutto il territorio, l’attributo di “Marca Gioiosa”. Con questo storico attributo che ci fa onore, diciamo con vanto: Popolo della Marca Gioiosa, siamo per sempre fieri ed orgogliosi delle nostre origini che, sono e saranno onore e storia, attraverso le nostre generazioni, alla terra di adozione.
La Provincia di Treviso
Partendo da Nord Ovest di Treviso con Asolo, abbiamo fatto il giro della provincia ritornando ad Ovest di Treviso con Castelfranco Veneto,dopo aver fatto una sintetica descrizione di alcuni dei 95 comuni trevigiani senza togliere, per altro, alcun privileggio agli altri 87. Prima di concludere,allo tesso modo, vogliamo pure fare una sintesi di tutta la provincia di Treviso. La provincia trevigiana ha una superfice di 2477 km² con una popolazione, all’aggiornamento del 1989, di 738 905 ab. ed una densità di 298 persone per km².
Artermio Botteon
2011 Dimbula e Mareeba
2008 Wollongong
2005 Myrtleford